Lo so, parlare di politica per ore con te è troppo naturale. Ho la sensazione che mi stai entrando dentro. Vedi, la verità è che quella foto ha cambiato tutto. Speravo quasi non avessi un volto. Poi ho visto tutto quel rosso. I tuoi occhi. Sprezzanti. Intensi. Non so, sono confuso. Adesso ti vedo come una donna, non sei più quattro righe scritte sul monitor, ne' una voce nella notte... Ora quel biglietto ho deciso di prenderlo. Fregatene, non pensare che esco con le altre, che ho un passato, da te non voglio nulla. Voglio solo guardarti, sentire chi sei, respirare la tua Calabria, e quella Polistena che non so cosa sia. Ti chiedo solo questo, lascia che quel treno lo prenda...
APOCRIFO DEL 22 7 2005