Un ragazzo si presenta in un posto per un’occasione di lavoro.
Viene scambiato per qualcun altro.
”Prego, si segga. Prende un caffè?” Michele non riusciva a spiegarsi tutta quella gentilezza. “La nostra azienda cerca giusto un profilo come il suo! Sono sicuro che è inutile metterla alla prova. Per il nostro ufficio legale è quello che ci voleva! Michele stentava a credere che una laurea presa fuoricorso a Messina, e qualche rara presenza in Tribunale potessero dargli quel posto d’oro. Eppure dall’altra parte della scrivania quel tipo sudato, in giacca, continuava a sfoderare sorrisi, a trattarlo come uno di famiglia. Alle pareti, fotografie di campagne pubblicitarie famose, e dalla finestra, la più meravigliosa veduta di Roma che avesse mai visto. Il dottor Redaelli accompagnò Michele nel suo nuovo studio. Ad attenderlo una splendida segretaria mora con gli occhi blu. Tutti intorno, a mostrare deferenza per quel giovane con la barba, e un completo stropicciato. Michele si sentiva al centro di un film. Poi fu l’ultima frase di Redaelli a spiegargli tutto. Vede, la Finanza ci ha tenuti d’occhio per un po’. Ma ora con lei… Michele non capiva proprio dove quello voleva andare a parare. “Lei, continuava, saprà certo indirizzare i bilanci dove devono….uh…andare, mi capisce?” Sì, Michele capiva. Cercavano un uomo di paglia. E poi con quel cognome…. Soprattutto ora che suo padre… Beh, glielo confesso, mi è sempre dispiaciuto per il suo povero padre…per me Totò Riina è il più grande errore giudiziario di questo paese!
Viene scambiato per qualcun altro.
”Prego, si segga. Prende un caffè?” Michele non riusciva a spiegarsi tutta quella gentilezza. “La nostra azienda cerca giusto un profilo come il suo! Sono sicuro che è inutile metterla alla prova. Per il nostro ufficio legale è quello che ci voleva! Michele stentava a credere che una laurea presa fuoricorso a Messina, e qualche rara presenza in Tribunale potessero dargli quel posto d’oro. Eppure dall’altra parte della scrivania quel tipo sudato, in giacca, continuava a sfoderare sorrisi, a trattarlo come uno di famiglia. Alle pareti, fotografie di campagne pubblicitarie famose, e dalla finestra, la più meravigliosa veduta di Roma che avesse mai visto. Il dottor Redaelli accompagnò Michele nel suo nuovo studio. Ad attenderlo una splendida segretaria mora con gli occhi blu. Tutti intorno, a mostrare deferenza per quel giovane con la barba, e un completo stropicciato. Michele si sentiva al centro di un film. Poi fu l’ultima frase di Redaelli a spiegargli tutto. Vede, la Finanza ci ha tenuti d’occhio per un po’. Ma ora con lei… Michele non capiva proprio dove quello voleva andare a parare. “Lei, continuava, saprà certo indirizzare i bilanci dove devono….uh…andare, mi capisce?” Sì, Michele capiva. Cercavano un uomo di paglia. E poi con quel cognome…. Soprattutto ora che suo padre… Beh, glielo confesso, mi è sempre dispiaciuto per il suo povero padre…per me Totò Riina è il più grande errore giudiziario di questo paese!